Perugia ospita un evento di rilevanza nazionale dedicato alle residenze artistiche nei giorni 10 e 11 settembre, presso l’Auditorium di San Francesco al Prato. Si tratta del 9° Incontro Nazionale delle Residenze Artistiche dal titolo “Residenze del futuro/Il futuro delle residenze”, ideato per discutere del presente e del futuro di questi luoghi di creazione artistica.
La due giorni, organizzata dal Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo e dalla Regione Umbria, con il patrocinio del Comune di Perugia, in collaborazione con le residenze artistiche umbre, C.U.R.A. e Home/Dance Gallery, serve ad avviare un confronto tra le residenze artistiche italiane e per discutere del presente e del futuro dei luoghi di creazione artistica. L’idea è quella di fare il punto sulla situazione delle residenze artistiche in Italia e definire nuove strategie per il loro sviluppo. Attraverso laboratori e tavole rotonde, i partecipanti avranno l’opportunità di condividere esperienze, buone pratiche e idee innovative, con l’obiettivo di creare una rete nazionale sempre più coesa e dinamica.
Rappresentano, infatti, “un elemento di novità e innovazione nel sistema italiano dello spettacolo dal vivo le residenze artistiche, che ora, dopo anni di lavoro per l’avvio di processi culturali anche attraverso laboratori ed attività, mettono sul tavolo tutto ciò che è stato fatto per proiettarsi verso il futuro”. Così si legge nella nota stampa che annuncia l’evento, comunicando la presenza dell’assessore alla Cultura della Regione Umbria Paola Agabiti e dei rappresentanti del Ministero della Cultura, del Comune di Perugia e di Federvivo,
“Le residenze artistiche sono un elemento fondamentale per l’innovazione del nostro sistema culturale”, ha dichiarato la stessa Agabiti. “Questo incontro rappresenta un’importante tappa per costruire un futuro sempre più solido e sostenibile per le arti performative in Italia.”
Nel nostro Paese queste strutture particolarissime hanno acquisito negli ultimi anni un ruolo fondamentale nel panorama dello spettacolo dal vivo. Da quando, nel 2014, il Fondo Unico dello Spettacolo (FUS), oggi Fondo Nazionale dello Spettacolo dal Vivo (FNSV), ha riconosciuto formalmente la loro importanza, le residenze sono diventate veri e propri incubatori di creatività, offrendo agli artisti spazi e tempi dedicati alla ricerca e alla sperimentazione. Si tratta quindi di una realtà accreditata e riconosciuta nel sistema dello spettacolo italiano, con una missione e una cornice istituzionale ben definite. Nel tempo hanno svolto un ruolo cruciale nel promuovere la creazione artistica contemporanea, favorendo l’incontro tra artisti e curatori e stimolando l’innovazione, sono state definite “bene comune”, incrementando la loro importanza per il sistema culturale italiano nel suo complesso. Infine, è stato anche introdotto un portale online dedicato, per facilitare la comunicazione e la condivisione di informazioni tra le diverse residenze.
“Un nuovo paradigma di relazioni istituzionali tra centro e territori – vi si legge (www.residenzeartistiche.it) – con l’obiettivo comune di promuovere l’identità e la funzione specifica delle residenze come agenti di innovazione e strumenti di accompagnamento ai processi di creazione artistica, anche in relazione ai luoghi e alle comunità che li abitano.
Così nella loro specifica e plurale espressione, le residenze artistiche per finalità, metodi di lavoro e pratiche sono diventate un unicum nel panorama dello spettacolo in Italia ed in Europa.
Come luoghi e tempi abilitati e abilitanti alla creazione artistica, non immediatamente collegati ad esiti produttivi, le residenze rappresentano ed esibiscono potenzialità progettuali che possono utilmente essere messe al servizio del sistema nel suo complesso, partecipando al suo rinnovamento.”
Maria Vittoria Grotteschi